Se sei un’imprenditore vuol dire che hai scommesso su una certa idea, individuandola come “la risposta” ad un problema sul mercato. Quando inizi a creare il tuo business però, tale idea non va dimenticata: ecco perché ti serve un business model nella tua azienda.
Il Modello di Business è quello strumento che sintetizza l’idea di business originaria e cosa rende la tua attività capace di portarla avanti concretizzandola.
In oltre 25 anni da consulente accanto a piccole medie imprese e liberi professionisti, ho notato che spesso, il titolare è cosi concentrato a guardare l’obiettivo che si dimentica da dove e con cosa si è partiti. Ecco, il Business Model è come una resoconto sempre aggiornato ma sintetico, di ciò che la tua azienda è, cosa vuoi fare con essa, quanto vuoi guadagnare e come intendi raggiungere i tuoi obiettivi generando comunque valore per i clienti.
Sembrerà paradossale, ma molti imprenditori arrivano da me disperati quando in realtà la causa delle difficoltà è che hanno dimenticato il perché è nata la loro azienda e le potenzialità con cui è stata creata.
Ecco perché ci tengo ad aiutare piccole e medie imprese e liberi professionisti a costruire il proprio modello di Business.
Business Model vs Business Plan: quale serve e quando
Tra i tanti documenti necessari per gestire al meglio un’azienda, il Business Model è confuso con il Business Plan – o piano strategico. Andiamo a distinguere i due documenti e ripassare la loro rilevanza nel processo di sviluppo e concretizzazione aziendale.
Il Business Plan è quel documento dove si tiene conto della componente strategica ed economica di un’azienda. Tutti si concentrano su questo “Piano strategico”, ma la vera differenza è chi riesce ad integrarlo in modo efficace al proprio Modello di Business.
Infatti il Business Model è uno documento di sintesi in cui si racchiude l’idea alla base del business stesso ma anche lo scopo, i guadagni, i costi, le attività, la comunicazione e tutto ciò che rende l’azienda diversa e competitiva nel mercato.
Per rendere più concreto questo documento, occorre specificare che esistono diverse tipologie di business model che prevedono di conseguenza aspetti diversi da includere al loro interno.
Quale è più adatto alla tua realtà? Vorrei poterti dire che in queste poche righe troverai il vademecum che ti guiderà tra i centinaia di modelli di business pre-impostati che puoi ri-adattare alla tua azienda, ma non è così. Ogni attività ha i propri bilanci, costi, obiettivi, target, mercati… insomma componenti che influenzano in modo unico il Business model creando una combinazione infinita di possibilità che non basterebbe una vita a scrivere o leggere su un blog.
Ecco perché di seguito di aiuto a fare insieme il modello più immediato, chiaro ed efficiente da cui puoi partire per definire quello della tua azienda: il Business Model Canvas.
Se alla fine di questo articolo, dopo avere costruito il Business Model Canvas, vuoi confrontarti con me in una chiacchierata di 15 minuti per valutare i punti specifici per la tua azienda, puoi prenotare il giorno e l’orario che preferisci per una call senza impegno:
Esempio di modello di business: il Business Model Canvas
Il Business Model Canvas nasce da Alexander Osterwalder, uno studente di informatica che introduce un modello per schematizzare e semplificare i processi d’impresa. Nasce quindi come modello visivo – vedi qui sotto – che negli anni è stato sempre più approfondito, da aziende come Ikea che hanno trovato in esso quasi un’evoluzione del modello SWAT.
Il modello Canvas si concentra soltanto sui pro, sulle possibilità di un’azienda e della sua idea di business. Per farlo in modo analitico, divide il tutto in 9 sezioni diverse che rimangono comunicanti, in uno scambio reciproco. Andiamo a vedere nel dettaglio queste sezioni.

Le 9 sezioni del Business Model Canvas:
1. Segmenti di Clientela: questo primo tassello serve a ricordarti che, sì, da imprenditore devi agire in un mercato economico, ma ciò che ti permette di viverci non è il mercato stesso ma i tuoi clienti. Ed è ad essi che devi rivolgerti con la tua idea di business.

Valore Offerto o Unique Selling Proposition (USP): alla luce della propria clientela, bisogna identificare qual è il valore distintivo che offri loro e al mercato. Per capirlo, cerca di essere il più oggettivo possibile chiedendoti: “cosa ha la mia azienda, il mio prodotto o progetto che si differenzia rispetto alla concorrenza?”.
Una volta capito ed inserito nel tuo Business Model devi sempre ricordartelo e renderlo centrale in ogni tua strategia, iniziativa o prodotto!

Canali: in questa sezione occorre segnare tutti i canali a cui ricorrerai per comunicare con la tua clientela, per promuovere il tuo prodotto, per consegnarlo, per gestire l’assistenza. Insomma, bisogna porre fin dall’inizio della propria impresa quali e quanti canali di “contatto” sei disposto ad aprire e mantenere, in modo da stanziare, nelle sezioni opportune, rispettive risorse.

Relazioni con i Clienti: definisci chiaramente come vuoi relazionare con i tuoi clienti. Tieni in considerazione l’importanza della cura per il cliente per far si che sia felice; alcuni possibili relazioni con i clienti possono essere l’assistenza personale da remoto, una chat di supporto virtuale disponibile h24 oppure anche un form di contatto.

Flussi di Ricavi: a metà del nostro modello di business, arriva finalmente la componente economica che ti permette di avere una visione concreta della situazione della tua azienda. Qui dovrai inserire tutti i metodi che hai intenzione di usare per generare dei movimenti economici, cioè integrare, il Business Plan con costi aziendali, prevedendo spese distinte in fisse e variabili.

Risorse Chiave:
- Risorse fisiche, concrete.
- Risorse umane: le persone che materialmente servono per portare avanti l’azienda, non solo come forza lavoro ma a livello valoriale, cioè che rappresentino appunto una risorsa e non pura mano d’opera per la realizzazione della propria idea di impresa.
- Risorse intellettuali: ciò che l’azienda sa, la sua idea e altre come risorse aggiuntive magari da sviluppare tramite conoscenze e collaborazioni utili allo sviluppo del valore dell’impresa.
- Risorse finanziarie: i fondi a disposizione.
Attenzione però, quanto detto finora viene generalmente fatto agli inizi di un’azienda e quindi spesso diventa un processo quasi idilliaco e poco concreto, per questo ti consigliamo di cercare di concretizzare e rendere obiettiva ogni risorsa facendoti magari aiutare da altri occhi e punti di vista. Se vuoi un parere esterno, oggettivo ed altamente specializzato in materia puoi contattarmi cliccando qui sotto:
Attività Chiave: questa sezione si rivolge ad un’azienda che ha già iniziato il proprio business e serve per delineare quali attività siano quelle fondamentali per la nostra realtà. Cioè, qui bisogna definire quali sono quelle attività basilari da portare avanti per raggiungere il nostro obiettivo di business, in modo da non ritrovarsi a metà della scalata e dimenticarsi come si sale.

Partnership Chiave: è bene capire fin da subito quali sono i collaboratori e partnership più importanti, che porteranno contributi concreti alla nostra realtà, che ci troveremo al fianco durante il percorso di business.

Struttura dei Costi: il modello termina in concretezza, andando a vedere quanto di quello finora detto sia effettivamente realizzabile a livello di costi. Bisogna quantificare in modo oggettivo senza aver paura di tornare sugli step precedenti per rivederli: ricordati che ogni modifica fatta oggi, è una crisi in meno domani.💪🏻

Adesso che hai riempito ogni sezione del Business Model, confrontalo con i tuoi collaboratori, integratelo e soprattutto fanne una copia per ogni scrivania: va ricordato negli anni ed aggiornato. Infatti, uno degli errori più diffusi nell’imprenditoria italiana è credere che strutturare una realtà sia qualcosa che una volta fatto non vada rivisto.
Ogni azienda ha un suo modello di business ben preciso che però, durante la vita dell’organizzazione, può vivere importanti cambiamenti dovuti sia da situazioni di crisi ma anche da situazioni di innovazione. E quando la situazione dei mercati è soggetta a cambiamenti repentini, saper adattare gli strumenti a propria disposizione ed aggiornarli è ciò che fa la differenza tra l’avere successo e fallire.
Tu da che parte vuoi essere? Hai il tuo modello di business sulla scrivania? E da quanto tempo non lo aggiorni? Possiamo lavorarci insieme!